Piantata in asso: monologo su Arianna

Progetto Anemofilia Teatro presenta
PIANTATA IN ASSO
Monologo sul mito di Arianna

Finalista del premio F.U.I.S. 2017 (Federazione Unitaria Italiana Scrittori)

Venerdì 9 marzo
alle 21.30
Ingresso 5 €

Il monologo è preceduto da una conferenza sui simboli di questo mito.

con Laura Giallombardo
testo di Silvia Pietrovanni
musiche di Daniele Fusacchia
eseguite da Luisa Pellegrini e Ernesto Ranfi

L’espressione “piantare in asso” nasce dall’abbandono di Arianna sull’isola di Nasso da parte di Teseo. Che cosa “pianta” Arianna a Nasso? Che cosa si accorge di aver abbandonato e che cosa si accorge di voler seminare? Il monologo segue i “fili” narrativi di Arianna, per ogni filo la protagonista tesse un racconto poetico.
Il monologo è preceduto da una breve conferenza sui significati e i simboli connessi al mito di Arianna, Teseo e il Minotauro.

Note di regia
Una luna: se la volti può diventare un monte, corna di toro, una barca, o una culla. Partire dalla luna per creare mondi: luna che cala dopo aver assaporato la pienezza dell’incontro, luna che risorge dopo aver incontrato la sua ombra. Fili: di discorsi, fili di trame che si annodano, si intrecciano, si spezzano; per ogni filo che viene dipanato una storia prende (l’)anima, i fili tirati creano un labor intus, un lavoro interiore che coinvolge anche lo spettatore e lo invita a guardarsi dentro. Un monologo pieno di voci: a rispondere ad Arianna tracce di suoni che si fanno musica, sospiro, lamento, estasi, nell’attesa di un nuovo inizio che sia ebbrezza, tumulto, menade, Dioniso.


Laura Giallombardo. Si avvicina alla recitazione attraverso un corso di teatro all’Università Paul Valery di Montpellier. Si diploma presso la scuola di recitazione Teatro Azione di Roma e continua la formazione frequentando laboratori diretti da Giancarlo Fares, Maria Smaevich e Nicolaj Karpov, Chiara Guidi, Fabiana Iacozzilli e Ramona Nardo, Yves Lebreton. Laureata in Scienze Politiche, si occupa di Progettazione nel settore artistico e culturale

Silvia Pietrovanni. Nel 2010 inizia a scrivere per il teatro e fonda il progetto “Anemofilia”. Il suo primo testo Bada-mi vince il Premio Borrello/Etica in atto nel 2010 ed è pubblicato nel 2013 dall’editore Progetto Cultura. Nel 2014 si classifica seconda al Premio di drammaturgia delle Biblioteche di Roma con il testo La vertigine e l’abisso della bellezza. A maggio 2014 il testo H2SO4:la vita che vuoi è la sola che avrai? viene premiato al Salone del Libro di Torino come testo vincitore del Premio InediTo 2014, e nel 2015 è premiato al Teatro Argentina come secondo classificato al premio Donne e Teatro. Nel 2015 il racconto Herbarie tratto dall’omonimo spettacolo teatrale vince la terza edizione del Premio “Streghe di Montecchio” ed è pubblicato dall’editore Fefè nel terzo volume di Streghe d’Italia. Il racconto Autodeterminare è finalista del premio “Scrivere donna 2015”ed è pubblicato dall’editore Neos. Nel 2017 il monologo Piantata in asso è finalista al premio Fuis (Federazione Unitaria Italiana Scrittori). Lavora come libraia e tiene corsi di erboristeria in Italia con il nome di fitocomplessa.

Luisa Pellegrini. Organettista e flautista nell’Orchestra Malancia e organettista del gruppo musicale Quinto Quarto Trio +, che esegue un repertorio di musiche d’ autore, composte da Daniele Fusacchia e arrangiate dal trio. Con il Trio ha collaborato, alla realizzazione di letture musicate e di spettacoli teatrali, con musiche originali dal vivo. Ha inoltre partecipato come organettista alla esecuzione della colonna sonora degli Epsilon Indi del film “Per amor vostro” di Giuseppe Guadino.

Ernesto Ranfi. Suona nel Quinto Quarto trio+ e nell’Orchestra Malancia, insieme hanno di recente suonato per il gruppo Epsilon Indi nella colonna sonora del film” Per amor vostro”, del regista Giuseppe Gaudino, il Quinto Quarto trio ha come repertorio le musiche del co-fondatore del gruppo stesso, Daniele Fusacchia. Fa inoltre parte del trio jazz Snap no sax che ha un repertorio di musiche originali.

Hanno collaborato al progetto Sarah Paroletti per le coreografie, Giulia Vannicola per la scenografia.