“La Buona scuola” secondo Cambiapiano

Manifesto di Cambiapiano sulla scuola

Occorrerebbe ripartire dalla ridefinizione delle finalità de “La buona scuola” spostando il punto di vista dal nostro (il mondo degli adulti concentrato su dinamiche contrattuali del lavoro) a quello degli studenti (coloro che sono la scuola).

Ogni scuola, ognuna con la propria specificità, è connessa ad un  territorio; La scuola dovrebbe essere l’elemento centrale di ogni territorio. La scuola non può più sentirsi isolata dal contesto sociale ma deve svolgere un ruolo fondante per tutte le comunità  occupandosi di tutte le vertenze territoriali legate ai processi di risanamento territoriale/ambientale/economico/etico del Paese.

I punti sostanziali per iniziare un processo reale di riforma scolastica sono, secondo il nostro parere, i seguenti:

1- Diminuzione della soglia del numero di studenti per classe (nelle scuole medie) e presenza di un tutor (insegnante di sostegno/riferimento) di classe (nelle scuole superiori).
2- Inversione della linea temporale nei programmi di storia (si parte da oggi e poi si studiano le civiltà antiche)
3- Creazione di un Tavolo permanente composto dagli organi collegiali della scuola e dalle amministrazioni pubbliche locali

  • per  risolvere le vertenze territoriali individuate da presidi (eletti dagli organi collegiali), docenti e studenti
  • per elaborare ed attuare progetti di benessere sociale (culturali…) aprendo le scuole alle realtà che già operano nel terzo settore sul territorio.

4-…per attuare i primi 3 punti servono partecipazione, risorse economiche e umanità.